L’attesa Festa del grano organizzata dalla Pro loco nel periodo estivo quest’anno non si farà. Lo ha comunicato, a malincuore, il presidente dell’associazione di promozione turistica, Giovanni Fata. I motivi sono da ricondursi all’emergenza sanitaria per il Covid19. A seguire un resoconto della manifestazione tenutasi domenica 28 luglio 2019 nel centro storico, che è stata rappresentata dalla dimostrazione della “Pisera”.
Il tempo a rischio pioggia faceva temere un rinvio della manifestazione, ma fortunatamente solo il vento ha leggermente disturbato le operazioni. Come da programma, verso le cinque due buoi aggiogati sono stati portati dal proprietario sull’aria di ‘Mpedichiati, dove è stato lavorato il frumento raccolto qualche giorno prima, difatti i covoni di spighe erano stati lasciati al sole per maturare meglio.
I buoi hanno trascinato una grossa pietra “triglia” nell’aia, effettuando dei giri circolari; così facendo si è separato il frumento dalla spiga.
Il lavoro, svolto da cinque persone, ha dimostrato come alla base di questa antica tradizione, ci fosse un grande sacrificio dovuto allo sforzo delle braccia e senza l’aiuto di mezzi meccanici. All’operazione hanno assistito tante persone, alcune venute dai paesi vicini, ed anche figli di emigrati che avevano sentito raccontare dai genitori di come veniva lavorato il grano, a cui seguiva sempre una grande festa.
Dopo la messa, celebrata all’aperto da don Tiberio Nucera, con la benedizione del grano e la distribuzione del pane, sono stati aperti gli stand gastronomici e dato il via a musiche e balli, soprattutto tarantelle accompagnate dalla fisarmonica di Nello.
Evento riuscito, quello dello scorso anno, giunto alla terza edizione, che ambisce ad essere storicizzato da parte della Regione Calabria. La pandemia, purtroppo, ha bloccato l’edizione 2020, ma ci sarà modo per rifarsi.